15 Mar 2012
 

I fratelli più piccoli

Written by cinzia

“Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.” (Mt 25, 40)

E' quello che mi risuona in testa da ieri sera.

Ho scritto e cancellato questo articolo ben tre volte: avevo raccontato cosa mi ha riportato alla mente queste parole, ma mi sono accorta che, concedendo troppi dettagli espliciti, ero scaduta nel luogo comune e avevo sminuito quello che volevo esprimere realmente.

Il punto è che quando a volte il Boss mi concede certe possibilità, non sono molto brava a sfruttarle e a mettermi in gioco. A ripensarci dopo mi sembra di aver perso delle occasioni importanti.

E poi, senza andare troppo lontano, mi basta guardare i gesti che mia madre compie nei confronti di un altra persona: semplici, amorevoli, a volte più pazienti altre volte meno, ma sempre gratuiti e sinceri, come se ogni volta si cingesse i fianchi con l'asciugamano e prendesse il catino con l'acqua...

E' come se mi svegliassi da un torpore.

E' come se realizzassi all'improvviso che il servizio, quello vero e forse più duro (come diceva don Amerigo) è quello quotidiano, quello che ti chiede il sacrificio di privarti di una fetta più o meno grande del tempo che avresti dedicato ad altro, magari a te stesso.

Forse la linfa vitale dell'anima è questo stimolo continuo a rinunciare un po' alle proprie cose, alla comodità del fare quello che ci piace come più ci piace, senza doverlo necessariamente gridare al mondo, anzi..

       

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