Ma tu quanto sei social?

Written by massi

Sono entrato nel mondo di Twitter, chi l'avrebbe mai detto, e l'ho fatto alla grande, non riesco a immaginare minimamente cosa possa farci. Anche perché la cosa che mi sono sempre chiesto è, ma a chi mai dovrebbe fregare cosa faccio io? 10 minuti fa ero in bagno e volevo mandare un tweet del tipo, sto cagando, interessante vero?! Alla fine non l'ho fatto, avrei cominciato con il piede sbagliato!

Comunque tralasciando che ovviamente ancora non mi "segue" nessuno, che solo il pensiero che qualcuno mi segua mi fa venire l'ansia; vi immaginate me davanti al pc quando mi è arrivata la prima mail -> XYZ adesso sta seguendo te! <- tipico da film dell'orrore, roba che appena l'ho letta sono scattato sulla sedia e mi sono girato! Chi è? Chi mi segue? O lasciami perdere! L'altro giorno è successa una cosa del genere a mia sorella, un tipo al centro l'ha seguita, erano le 17 ed era pieno centro, quindi diciamo non il massimo per questo genere di attività, comunque, mentre mia sorella stava così è passato un ragazzo e gli ha detto tutta ansiosa "qualcuno mi segue" e quello "fico, anche a me, ora sono in 37" e mia sorella "ma come in 37? e non ti cachi sotto? a me sta seguendo solo uno e mi viene l'ansia..". Vabbè, tralasciando i discorsi familiari. Che stavamo dicendo? Ah, come la teoria della relatività sia stata messa in discussione dall'ultimo esperimento fatto al CERN. No?? Ah no, parlavamo di cose più intelligenti e serie, i social network. Prendiamo Facebook, il più famoso e più odioso dei social network. Ma ci avete fatto caso che a chiunque chiediate cosa ci fanno su Facebook, rispondono sempre "sapere i fatti degli altri", diciamo con termini più coloriti ma il senso di fondo è questo! Ma se tutti vogliono farsi i fatti degli altri, chi è che lo aggiorna? Se qualcuno legge è sottointeso che ci sia qualcuno che scriva! E che si scrive? Frasi assolutamente idiote, senza senso e di una banalità vicino all'inesistenza. Persone che non si salutano quando passano per strada che si chiedono l'amicizia..Che ti chiedi? L'amicizia? Ma dico io, chiamalo contatto, chiamalo collegamento in stile LinkedIn, ma non la chiamare amicizia, poi dici che i bambini di oggi crescono senza valori. "Ho aggiornato lo stato!" Scusa? Ah sei Monti che deve rimettere a posto i conti pubblici? No no, ho aggiornato lo stato della mia bacheca. La che? La bacheca? Oppure il Mi Piace. Oddio che odio, il Mi piace. Ma che cosa significa mi piace? Uno scrive la frase tipo: l'amore è bello! E gli altri, mi piace! Ma mi piace che? E' sottointeso che ti piace. Posso capire se quel genio di Mark avesse inserito solo il tasto NON MI PIACE; almeno quando devi dare fastidio a qualcuno lo dici. Bah.

Vabbè, ci siamo capiti, i social network non li condivido, sono la rovina dei rapporti umani e fanno perdere l'idea di cosa sia parlare con le persone. Facile parlare con qualcuno guardando uno schermo, difficile parlare con qualcuno guardandolo negli occhi. E se ci si lamenta che in giro non ci siano più Uomini è anche per questo, perché le palle, attraverso l'uso di questi media, piano piano, inerosabilmente, diventano grandi come noccioline.

Torniamo a me, mi sono iscritto su Twitter, MassX1, ovviamente forse una contraddizione con quanto scritto fin'ora; ero già presente su LinkedIn, anche se non lo uso praticamente mai, e sono approdato su Twitter per essere coerente con i miei soci, cerchiamo di avere tutti gli stessi mezzi di comunicazione anche non condividendoli. Ma la domanda che mi continuo a fare da una settimana è, e ora che dovrei farci? Che ci scrivo? Ho appena finito di mangiare. La vita se la guardi dalla finestra ti sembra appannata perché stai alitando sul vetro. Ho letto sulla Repubblica che le banane non possono essere addrizzate. Cose del genere? E il tutto in 140 caratteri (anche se pare si possano fare tweet lunghi).

Il tempo ci darà una risposta su cosa riuscirò a fare con Twitter, per il momento continuo sulla politica dello scrivere le cazzate, perché ricordo a tutti che il prendersi troppo sul serio ci fa diventare persone noiose.

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